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INFINITE TENEBRE
Franco Venanti interpreta l’Inferno di Dante

 

Perugia, 10.06.2014. C’è una grande distanza tra la fissità serafica della miniatura conservata nella Biblioteca Augusta di Perugia (ms. L 70, c 1v), in cui l’anonimo autore ritrae l’incontro di Dante con le fiere che prelude al viaggio nell’aldilà, e l’instabilità demoniaca che trasuda dalle 46 tavole disegnate nottetempo da Franco Venanti per illustrare il primo libro della Commedia, laddove i corpi si contorcono in forma di spire elicoidali e le rocce si animano in forma di mostri raccapriccianti. D’altronde, anche a Perugia, settecento anni non sono passati invano (nel mezzo ci sono una fortezza rasa al suolo, una cittadella trasformata in acropoli, una piazza sostruita su una rocca sepolta) ed è più che naturale che alla piattezza radiosa del XIV secolo si contrapponga la profondità nebbiosa del XXI secolo. Ma forse, tra le figure disegnate con punta di piombo dall’anonimo miniatore e quelle disegnate in punta di penna da Franco Venanti c’è anche una grande vicinanza, perché ci ricordano entrambe che l’arte, a dispetto di un immotivato luogo comune, non è solo frutto dell’ispirazione, ma è anche e forse soprattutto frutto del lavoro metodico e della ricerca paziente. Tanto nel XIV quanto nel XXI secolo.

Domenica 15 giugno 2014 alle ore 17.30 a Perugia presso la Sala delle conferenze della Galleria Nazionale dell’Umbria, avverrà la presentazione del libro INFINITE TENEBRE – Franco Venanti interpreta l’Inferno di Dante.

Futura Edizioni Soc.Coop.va

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