Si è svolto sabato 11 ottobre, al Cinema PostModernissimo di Perugia, l’incontro “Parole di Pace”, promosso da Generazioni Legacoop Umbria all’interno del percorso “Verso la Biennale dell’Economia Cooperativa – Umbria”, dedicato alla riflessione sui valori e le sfide della cooperazione contemporanea.
L’evento, che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e attento, si è aperto con il dibattito “Parole di pace”, un momento di confronto in cui rappresentanti del Servizio Civile, dell’UDU – Unione degli Universitari e di Arcisolidarietà Ora D’Aria hanno condiviso esperienze, idee e prospettive per guardare il mondo con occhi nuovi.
È emersa una forte consapevolezza: la pace non è un concetto astratto, ma una costruzione quotidiana fatta di partecipazione, dialogo e cooperazione.

Anche le ragazze e i ragazzi di Generazioni Legacoop Umbria hanno portato il loro contributo con i diversi interventi di Elisa, Elena ed Alessandro. Proprio Elena ha ribadito che “quando pensiamo alla pace, la immaginiamo come qualcosa di grande, lontano, quasi irraggiungibile. Ma la pace è anche nelle relazioni, nei piccoli gesti, nelle scelte quotidiane, nel modo in cui decidiamo di stare al mondo”
La serata è poi proseguita con la proiezione del documentario “No Other Land”, realizzato da un collettivo israelo-palestinese formato da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal. Un racconto potente e toccante, che mostra da vicino le difficoltà e le speranze di chi vive in una terra divisa, ma continua a credere nella possibilità di un futuro di
Jacopo Teodori coordinatore Generazioni Legacoop Umbria ha affermato che “Questo è il nostro secondo anno di Generazioni. Dopo il tema del lavoro non potevamo che portare avanti quello della Pace. Senza Pace non c’è possibilità per un’economia giusta e a misura delle persone come quella Cooperativa”.
Con Parole di Pace, l’associazione che riunisce i cooperatori under 40 di Legacoop, ha voluto ribadire il valore della cooperazione come strumento di costruzione sociale e culturale, capace di generare spazi di confronto e di visione comune. In un tempo attraversato da tensioni globali, parlare di pace non è solo un atto simbolico, ma un impegno collettivo e necessario.