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Cooperative e medicina generale fanno fronte comune per il rafforzamento delle cure territoriali

Una piattaforma di proposte di collaborazione per l’appropriato utilizzo di tutte le risorse destinate alla salute a livello territoriale, non solo del Servizio Sanitario Nazionale, ma anche delle componenti integrative e la richiesta al Governo di avviare un tavolo di confronto per definire un quadro comune di azione.  

È quello a cui stanno lavorando l’Alleanza delle Cooperative Italiane e la FIMMG, la principale organizzazione sindacale dei medici di medicina generale.

Le proposte sono state al centro di un incontro a cui hanno preso parte, Maurizio Gardini presidente dell’Alleanza con il co presidente Mauro Lusetti e Silvestro Scotti segretario generale della FIMMG.

Dal confronto sono emerse affinità di visione e la volontà di concordare azioni condivise in particolare su tre aspetti: la volontà di salvaguardare il Servizio Sanitario Nazionale pubblico e universale con il contributo di tutti i professionisti e gli stakeholder del sistema, in coerenza con il principio costituzionale di sussidiarietà; la centralità della medicina generale e del medico di famiglia quale presidio sul territorio e riferimento fiduciario essenziale per i pazienti; il ruolo prioritario della cooperazione, quale forma di impresa democratica e mutualistica, per l’aggregazione dei professionisti a sostegno del SSN pubblico. 

Per l’Alleanza erano inoltre presenti Marco Venturelli (segretario generale Confcooperative), Filippo Turi (direttore generale AGCI), Giancarlo Ferrari (direttore generale Legacoop), i coordinatori del settore Medici dell’Alleanza Maurizio Pozzi e Raffaele Sellitto, Giuseppe Milanese (presidente Confcooperative Sanità) e per Fimmg Domenico Crisarà (vice segretario nazionale).

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