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Cooperazione sociale: positivo l’incontro con la Regione Umbria – Annunciata la predisposizione di un apposito fondo

Cooperazione sociale: positivo l’incontro con la Regione Umbria

Questa mattina si è svolto l’incontro tra i rappresentanti delle centrali cooperative e l’Assessore alla Sanità Luca Coletto, l’incontro è stato positivo ed ha permesso di iniziare a risolvere i problemi delle 300 cooperative sociali della regione che ogni giorno erogano servizi a 50.000 cittadini. Durante l’incontro, che ha messo al centro gli 8000 soci di cui 800 persone svantaggiate, la Regione Umbria ha presentato una proposta finalizzata all’applicazione dell’Art. 48 del decreto Cura Italia e dell’Art. 109 del Decreto Rilancio convertito in legge il 17 luglio 2020 annunciando la predisposizione di un apposito fondo volto a coprire gli extra costi sopportati dalle cooperative sociali per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei fruitori dei servizi.

Queste proposte pur essendo distanti dalla totalità delle richieste , sono state accolte positivamente da Legacoopsociali, Federsolidarietà e AGCI Solidarietà che valutano in maniera favorevole la disponibilità al confronto dell’Assessore e l’impegno dimostrato a trovare delle soluzioni concrete.

La seconda questione affrontata è stata la garanzia della continuità dei servizi sociali, socio assistenziali e socio sanitari, rimodulandoli ove necessario. L’Art 89 del Decreto Rilancio ha stabilito che questi servizi sono da considerarsi servizi pubblici essenziali, anche se svolti in regime di concessione, accreditamento o mediante convenzione, in quanto volti a garantire il godimento di diritti della persona costituzionalmente tutelati e che le Regioni devono definire le modalità per garantire l’accesso e la continuità di tali servizi anche in situazione di emergenza. Su questo punto le centrali cooperative hanno evidenziato l’importanza della continuità e la necessità di adottare una linea di condotta uniforme in tutta la regione che, tutelando la salute degli operatori socio sanitari e degli utenti, garantisca l’apertura dei centri diurni.

È stato un incontro positivo – hanno commentato i rappresentanti delle centrali cooperative – in cui abbiamo iniziato ad affrontare le problematicità della cooperazione sociale legate all’emergenza pandemica. Abbiamo condiviso con l’Assessore la necessità di dare continuità a questo confronto in modo da poter affrontare alcuni nodi strutturali come l’adeguamento delle tariffe, l’applicazione dell’art. 112 del codice degli appalti e l’adozione di una norma regione sugli appalti dei servizi di welfare”.

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