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Legacoop > Da cooperativa sociale e Ateneo nascono tre start up innovative

Da un sogno è nata una cooperativa. Da una cooperativa è nato un master. E dal master sono nate, solo durante l’ultima edizione, altre quattro cooperative. Perché la passione, quando sa camminare con i piedi per terra, è infettiva: “Pensavo che l’idea di cambiare il mondo – spiega Francesca Cavallini, fondatrice di Tice – passasse soprattutto per l’intervento educativo e sociale, invece la nostra esperienza dimostra che proprio facendo impresa si può proporre un modello di società più responsabile”.
Tice 2È questa la parabola di Tice, cooperativa sociale nata a Parma nel 2006. “Far vivere l’energia educativa – racconta l’anima di questa esperienza Francesca Cavallini – è stato l’obiettivo professionale della mia vita. Negli Stait Uniti ho incontrato Fabiola Casalini, una ricercatrice, siamo tornate in Italia e abbiamo coinvolto altri dottorandi e ricercatori con la volontà di investire nella ricerca per trasferire tecnologie educative dalle università al territorio, efficienti e soprattutto sostenibili”.

Da questo sogno nasce Tice: un laboratorio di ricerca, sviluppo e diffusione di tecnologie educative con l’obiettivo principale di provare a diffondere una cultura scientifica e un approccio positivo ed entusiasta all’educazione. La supervisione scientifica delle attività formative e dei progetti di ricerca è affidata alla Cattedra di psicologia dell’educazione della Facoltà di psicologia dell’Università degli studi di Parma. Una collaborazione da cui nascerà il master universitario di 2° livello in Analisi del Comportamento Applicata.
“Non esiste un’energia che illumina più di un bambino che impara ad imparare – racconta Francesca Cavallini- e non esistono in Italia scuole laboratorio che lavorano con i bambini, integrando ricerca ed intervento. Noi vogliamo portare a ogni bambino, con bisogni educativi speciali, la migliore educazione basata sui risultati della ricerca scientifica. Per questo abbiamo creato i Centri Tice, palestre dell’apprendimento in cui i bambini imparano utilizzando metodologie innovative validate dalla ricerca scientifica”.
I centri Trice sono diventati veri e propri incubatori di start up cooperative. Nei laboratori arrivano professionisti da tutto il Paese, per apprendere come insegnare e la cooperativa aiuta i professionisti a diventare anche imprenditori per creare centri in cui il principi della scienza incontrano la passione per l’insegnamento e l’educazione, attraverso 700 ore di didattica alternativa. Venerdì 21 marzo, alle ore 12, è fissato il termine ultimo per presentare le richieste di ammissione alla selezione per il master di 2° livello in Analisi del Comportamento Applicata – A.B.A.
La scorsa edizione del Master ha promosso la nascita di quattro imprese cooperative innovative: Allenamente a Firenze, Clap a Pavia, ABA.CO a San Giovanni Rotondo (FO) e  Aba Cadabra, costituita da una giovane donna di 27 anni. Un totale di 50 soci ed un modello di impresa per le pari opportunità: il 70% è formato infatti da donne sui trent’anni.
“Fare impresa è una strada per non essere precario – spiega Francesca – e diventare protagonista del proprio lavoro. Il mio motto è ‘fallo che assomigli a come lo sognavi’. Siamo un’impresa privata che lotta per migliorare l’educazione pubblica investiamo nella ricerca per innovarci ogni giorno”. Gli obiettivi? Ambiziosi, e non poco: “Vogliamo in tre anni far nascere 6 nuovi centri, insegnare a 2.000 bambini con bisogni educativi speciali e formare 100 insegnanti”. Come è giusto che sia quando si dà gambe a un sogno.

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