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Dipartimento Culturmedia Umbria: «Preoccupati per mondo della cultura, serve nuovo mecenatismo»

Comunicato stampa CulTurMedia Legacoop Umbria

Perugia lì 7 Aprile 2020

Ci uniamo al sentimento di forte preoccupazione per il protrarsi dell’emergenza CV19 che sta mettendo a dura prova anche le cooperative aderenti a CulTurMedia, ovvero, il coordinamento cooperativo intersettoriale relativo a turismo, cultura, comunicazione, cinema, spettacolo e sport, che aderisce ai principi ed ai valori di Legacoop Umbria. Una realtà multiforme che ha chiuso i battenti da più di un mese, fatta di teatri, musei, piscine, palazzetti, ristoranti di qualità, visite guidate , scuole di teatro e dell’arte circense, produzioni audio/video, ITC, informazione e radio, che dà lavoro a oltre 200 soci-lavoratori e circa 1000 tra lavoratori stagionali, intermittenti e indotto. Sono donne e uomini, cooperatrici e cooperatori, che hanno scelto di investire risorse, creatività, sperimentazione, saperi, dedizione e professionalità, per garantire un accesso di qualità al patrimonio culturale, materiale e immateriale umbro, oltre che sulla promozione, anche in campo turistico, della nostra meravigliosa regione. Ad oggi i dati macro economici non ci fanno immaginare una ripresa prima della fine dell’estate; ciò significa una stagione turistica e culturale chiusa ancor prima di iniziare e una possibile ripresa “lenta” solo a partire dal 2021.

Riteniamo la cultura non solo un bene essenziale, ma indispensabile. “Un bene primario” lo definirebbe il Maestro Claudio Abbado, per la crescita umana e intellettuale, oltre che economica di un paese. L’Italia per prima, sarà chiamata a dimostrare di saper ricostruire il proprio tessuto economico e sociale con paradigmi del tutto nuovi e comunque radicalmente diversi dal passato ma, ci auguriamo, sempre ispirati ai principi della nostra Costituzione. L’Umbria è stata ciclicamente toccata da drammatici eventi sismici che hanno lacerato il sistema produttivo, oltre che la vita stessa delle persone. Siamo abituati a “ricostruire” e lo sappiamo fare bene, perché la nostra identità è garantita proprio dai suoi paesaggi, dalle sue tradizioni e dalla cultura di cui è permeata. Siamo coscienti che la normativa relativa all’emergenza CV19 impone misure a carattere restrittivo per i luoghi della socialità, ma siamo anche consapevoli che il grado di creatività e sperimentazione, anche digitale, delle nostre cooperative, è di assoluta qualità, e può continuare ad esserlo, tanto più se messo a leva attraverso sostegni mirati e liquidità finanziare fino ad ora garantite attraverso la normale attività.

C’è necessità quindi di un “nuovo mecenatismo” che veda la Regione Umbria farsi attore protagonista di scelte immediate, per mettere i settori della cultura, del turismo e dello spettacolo, nelle condizioni di sopravvivere e di ripartire.  Abbiamo bisogno di impegni seri, concreti e tangibili che diano slancio e prospettiva; dal carattere fortemente innovativo e con la disponibilità di risorse adeguate sia all’emergenza contingente che alla visione futura.

Anche questo settore ha bisogno velocemente di liquidità, per far fronte alla crisi lavorativa, alla mancanza di introiti e al pagamento delle spese di gestione, anche, e soprattutto, laddove si abbia in concessione o in appalto beni/servizi pubblici  (ristorazione, cinema, teatri, rete sentieristica, ecc…). La rimodulazione della vecchia programmazione Europea 2014/20, avrà tempi lunghi e non potrà in alcun modo iniettare risorse fresche.  A tal proposito, sarebbe un bel segnale ridistribuire le risorse pubbliche destinate a festival, eventi o manifestazioni che non potranno più tenersi a causa dell’emergenza CV19, per destinarle alla sopravvivenza dell’intero sistema culturale, anche attraverso  progetti di “fruibilità digitale” del patrimonio culturale, messi a disposizione gratuitamente per i cittadini umbri e i futuri turisti. Dobbiamo provare insieme a scongiurare la definitiva chiusura di tanti ristoranti, cinema, teatri che sono parte integrante della nostra socialità e della nostra identità.

Proponiamo inoltre che per il prossimo anno scolastico 2020/21, si apra un tavolo di discussione con gli assessorati preposti, affinché le risorse dei PON, quelle proprie degli istituti e quelle dedicate all’attività extra-didattica, finanziate anche dai privati e dalle famiglie, siano destinate alla fruibilità e alla visita dei luoghi regionali della cultura.

Chiediamo inoltre che si scorrano le graduatorie di bandi e contributi regionali per i servizi culturali, del turismo e dello spettacolo, e che la Regione si faccia portavoce di queste istanze anche all’interno delle fondazioni bancarie, perché procedano immediatamente a mettere in campo le risorse necessarie alla salvaguardia del comparto.

Il mondo della cooperazione, ancora una volta, intende promuovere a tutti i livelli le esigenze delle cooperatrici e dei cooperatori che, in tutti i campi, stanno dando un contributo importante anche in questa fase così difficile della nostra storia regionale . Vogliamo “ingaggiare” tutti gli attori pubblici e privati perché si esca quanto prima dalla fase di urgenza sanitaria e si cominci a investire con capacità prospettica, innovazione e tutele, sul riavvio della macchina produttiva, in special modo di quella culturale, che potrà e dovrà essere uno dei pilastri da ricostruire per risollevare la nostra terra.

 

Matteo Ragnacci

 Coordinatore Dipartimento CulTurMedia Legacoop Umbria

 

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