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FUTURO – Marche, il tasso di fiducia nelle cooperative superiore di 9 punti alla media nazionale

Ancona, 28 luglio 2015 – La sua funzione principale è stata ed è quella di creare lavoro e per questo la sua presenza nel sistema marchigiano andrebbe ulteriormente rafforzata. È questo il ritratto della cooperazione che emerge dall’indagine-ricerca “Scenari cooperativi. Il ruolo delle cooperative per l’economia e la società marchigiana”, realizzata da Swg per le Centrali cooperative Agci Marche, Confcooperative Marche, Legacoop Marche, Unci Marche, in collaborazione con Cooperstudi-Centro studi sulla cooperazione marchigiana.

 

La ricerca offre uno spaccato su una realtà composta da 900 cooperative, 350 mila soci, 24 mila occupati, con un fatturato di 3 miliardi. “Il livello di fiducia verso le cooperative marchigiane, pari a 54, è superiore di nove punti in regione alla media nazionale e anche rispetto alle imprese regionali di capitale, pari a 35, – ha detto Enzo Risso, direttore scientifico Swg -, un risultato legato soprattutto alla percezione dei valori delle cooperative, onestà, solidarietà, responsabilità nell’uso delle risorse, lavoro, uguaglianza e rispetto”.

 

L’indagine, realizzata a maggio su un campione di 1.200 persone, rappresentativo della popolazione maggiorenne delle Marche, con il sostegno della legge regionale 5/2003, è stata voluta dalle Centrali cooperative, ha spiegato Franco Alleruzzo, presidente Legacoop Marche, “perché volevamo capire quali fossero le conseguenze della crisi economica, che ha investito anche la cooperazione, e per verificare l’opinione sul movimento cooperativo che, a livello nazionale, ha subito, in alcuni momenti, un appannamento d’immagine. Nelle Marche, invece, le caratteristiche della cooperazione ne escono rafforzate dai traguardi sociali ed economici raggiunti in questi anni perché è una realtà fortemente intrecciata con il territorio, vicina ai cittadini e, per sua stessa natura, di condivisione e partecipazione”.

 

Una natura che, ha ricordato Risso, prende sempre più campo fra i giovani che “vedono nella forma cooperativa, anche nelle Marche, una scelta imprenditoriale e lavorativa di autonomia e di creatività”. Fattore dimostrato dai dati di creazione di start up cooperative da parte di ragazzi che, a livello nazionale, rappresentano il 10% del totale. “Le imprese cooperative marchigiane risultano essere dinamiche, credibili, efficienti rispetto alle esigenze del territorio – ha aggiunto Risso -, affidabili, ricche e solide, la cui principale funzione deve essere quella di creare lavoro, costituire un’alternativa al sistema vigente e promuovere iniziative sociali”.

 

 

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