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Inclusione lavorativa delle persone con disabilità e svantaggiate: positiva la convenzione sottoscritta, adesso serve un Piano Regionale

In Umbria nel 2024 è aumentata l’occupazione. Gli occupati hanno raggiunto circa le 373 mila unità, con un incremento di 11 mila persone rispetto al 2023. L’aumento degli occupati, tuttavia, non ha interessato le persone con disabilità e svantaggiate. Nello stesso periodo, infatti, il numero delle persone con disabilità iscritte nelle liste dei Centri per l’impiego è passato da 12 a 13 mila unità. Di queste persone, utilizzando i dati dell’Osservatorio Regionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, una parte significativa – più di 2500 – sono giovani con meno di 34 anni.   

Questi numeri descrivono la limitata efficacia delle politiche pubbliche adottate sino ad ora nell’assicurare l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità ed evidenziano la necessità di innovare politiche e strumenti per raggiungere questo obiettivo.

Va in questa direzione la sottoscrizione avvenuta la scorsa settimana dello schema di convezione ex articolo 14 della “Legge Biagi”. Questo strumento, introdotto a livello nazionale nel 2003, promuove la collaborazione tra imprese tradizionali e cooperative sociali e permette alle imprese tradizionali di assolvere l’obbligo di assunzioni previste dalla Legge 68/1999 stipulando una convenzione con una cooperativa sociale che assume la persona con disabilità. È uno strumento utilizzato in tutte le regioni del paese, l’Umbria era la sola regione a non aver attuato questa parte della “Legge Biagi”. I critici delle convezioni ex articolo 14 sostengono che così facendo “si crea una sorta di ‘via alternativa’ per le aziende, che in questo modo possono liberarsi di tali obblighi attraverso ‘l’esternalizzazione’ di lavoro, ricorrendo a cooperative a cui affidare pezzi di processo produttivo”. Questa possibilità è sicuramente presente in astratto, tuttavia, lo schema di convezione prevede che le imprese possono assolvere solo in parte l’obbligo di assunzione delle persone con disabilità previsto dalla legge 68 utilizzando le collaborazioni con le cooperative sociali e, soprattutto, che possono utilizzare la convezione ex articolo 14 solo le imprese che hanno già assunto direttamente, o si impegnano a farlo, la restante parte di persone con disabilità previste dalla legge 68. Per evitare comportamenti opportunistici, tuttavia, l’applicazione di questo nuovo strumento dovrà essere accompagnata con adeguati percorsi formativi degli operatori pubblici e privati e con un monitoraggio che metta al centro il punto di vista e i bisogni delle persone con disabilità ed intervenga integrando, se necessario, la convezione sulla base delle evidenze empiriche.

Per affrontare il tema dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità servono una pluralità di strumenti. Tra gli strumenti che possono essere utilizzati per raggiungere questo obiettivo c’è anche quello del pubblic procurement. La spesa pubblica per l’acquisto di beni e servizi vale in Italia 11 punti di PIL e può essere utilizzata per raggiungere obiettivi sociali ed ambientali. L’Umbria con la Legge Regionale 2/2024 ha stabilito che – in applicazione dell’Art. 61 del Codice dei Contratti Pubblici – le amministrazioni pubbliche regionali destinano il venti per cento del valore delle procedure di gara espletate nell’anno solare alle imprese che inseriscono al lavoro persone con disabilità e svantaggiate. Quindi non solo le cooperative sociali ma tutte le imprese che volontariamente decidono di andare oltre gli obblighi fissati dalla legge 68. Questa norma è particolarmente importante perché, senza costi aggiuntivi per le casse pubbliche, può creare un mercato regionale riservato alle imprese socialmente orientate (srl, spa e cooperative) che inserisco persone con disabilità al lavoro, affiancando alle politiche regolamentative (come quelle realizzate con la legge 68) politiche che utilizzano la leva della domanda pubblica.

Ad oggi, tuttavia, questa norma è ancora largamente disapplicata da parte delle amministrazioni pubbliche umbre. È per questo motivo importante varare un vero e proprio Piano Regionale per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e svantaggiate che integri gli strumenti esistenti, garantendo la piena e corretta applicazione.

Andrea Bernardoni presidente Legacoopsociali Umbria

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