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Legacoop > PARTECIPAZIONE – I soci di CIR food protagonisti il 5 gennaio in prima serata su Rai2

Reggio Emilia, 1 gennaio 2015 – Il titolo farebbe scappar via qualsiasi cooperatore. Chiamare ‘boss’ il presidente dell’impresa non è, infatti, un linguaggio che c’azzecchi qualcosa con noi. Ma (per fortuna) CIR food non si è fermata qui e ha accettato la richiesta avanzata da Rai 2 e il 5 gennaio sarà protagonista di una puntata di “Boss in incognito”.

 

La trasmissione è un docu-reality sul mondo del lavoro e prevede che il capo o un dirigente dell’impresa, il “boss” appunto, accetti la sfida di lavorare per una settimana sotto mentite spoglie, nei livelli produttivi e operativi della società, svolgendo diverse mansioni, per ognuna delle quali è affiancato da un collega che lo forma.

 

La presidente Chiara Nasi ha accettato di rivestire il ruolo del ‘boss’. “Ho deciso di mettermi in gioco e di accettare questa sfida – racconta – pur consapevole che il termine boss non faccia parte del nostro linguaggio e non si addica al modello partecipativo della nostra impresa cooperativa, per avere l’opportunità di relazionarmi con i colleghi delle strutture, scoprire le loro storie, analizzare i loro punti di vista e suggerimenti per capire cosa funziona e cosa si potrebbe migliorare”.

 

“A casa – prosegue Chiara Nasi – mi porto l’orgoglio di rappresentare questi colleghi e questa impresa. Quando diciamo che il nostro valore aggiunto sono le persone, è una frase vera, loro riescono veramente a fare la differenza. Nel ringraziare tantissimo i miei tutor, Enrica, Elisa, Monica, Giovanna e Cristian vorrei trasferire la mia gratitudine agli altri 11.000 nostri colleghi. Mi auguro che nel montaggio vengano giustamente mostrate la dignità, l’autenticità e la semplicità di queste 5 straordinarie persone”.

 

Lunedì 5 gennaio alle ore 21.00 CIR food sarà così protagonista di ‘Boss in incognito’ su Rai 2. Una bella opportunità di dare visibilità alla cooperativa su una rete televisiva nazionale, di far conoscere la nobiltà di un mestiere a contatto quotidianamente con le fasce deboli della società come bambini, anziani e degenti, e soprattutto la bellezza e la serietà delle persone, della qualità e della passione nel fare le cose.

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