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Legacoopsociali e Federsolidarietà: bene la riforma del mercato del lavoro approvata dalla Giunta Regionale, valorizza la sussidiarietà e la cooperazione sociale

Le associazioni delle cooperative sociali dell’Umbria apprezzano le linee guida della riforma del mercato del lavoro e la proposta di modifica normativa approvata dalla Giunta Regionale che va nella direzione giusta, cerca di rendere più dinamico il mercato del lavoro regionale ed intende valorizzare la sinergia tra gli attori pubblici e i privati accreditati, agendo il principio di sussidiarietà.

La proposta inoltre riconosce il ruolo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo qual strumento per realizzare moderne politiche attive per il lavoro orientate ai risultati.

Valutiamo positivamente – afferma Andrea Bernardoni, Presidente di Legacoopsociali Umbria – la volontà manifestata dalla Giunta Regionale di dare attuazione alla parte della Legge Biagi che prevede la possibilità di stipulare convenzioni tra ARPAL e cooperative sociali di inserimento lavorativo finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone disabili e di favorire la collaborazione tra imprese e cooperative di inserimento lavorativo per assicurare opportunità di lavoro alle persone con maggiori disabilità”.

Nei Centri pubblici per l’impiego dell’Umbria sono oggi scritti più di 10.000 disabili ai sensi della legge 68 del 1999 che incontrano grandi difficoltà nell’essere inseriti al lavoro, la riforma varata dalla Giunta Regionale per Legacoopsociali e Federsolidarietà favorirà l’accesso al lavoro ad un maggior numero di disabili e potrà facilitare l’applicazione della legge 68 che in diversi casi rimane inapplicata.

Dalla collaborazione tra ARPAL, imprese e cooperative di inserimento lavorativo – aggiunge Carlo Di Somma, Presidente di Federsolidarietà Umbria – si può creare un gioco in cui vincono tutti: le persone con disabilità che avranno maggiori opportunità di lavoro; le imprese che potranno rispettare gli obblighi previsti dalla legge 68 acquistando servizi dalle cooperative sociali, le cooperative sociali che potranno crescere specializzandosi nella fornitura dei servizi richiesti dalle imprese della regione potenziando le attività di tutoraggio a supporto dei lavoratori disabili e svantaggiati”.

Alla base di questo modello vi è l’idea di fondo in base alla quale attori pubblici, imprese for profit e cooperative sociali hanno finalità e caratteristiche diverse che se ben combinate possono aumentare il livello di efficacia ed efficienza del sistema regionale.

Per le centrali cooperative l’approvazione della riforma del mercato del lavoro rappresenta un importante cambio di rotta nelle politiche attive del lavoro della Regione Umbria che riconosce un ruolo centrale alle cooperative sociali come già fanno da più di un decennio le regioni più dinamiche del Paese.

Questo cambiamento – per Legacoopsociali e Federsolidarietà – dovrà essere accompagnato da misure di sostegno delle cooperative sociali prevedendo, con le risorse FSE, per ogni lavoratore svantaggiato assunto un incentivo che ne copra i costi di formazione sul lavoro e in particolare sostenga le figure di tutor dell’inserimento e di responsabile sociale di cui la maggior parte di queste imprese sono ormai dotate. Riconoscendo finalmente che almeno per queste categorie di lavoratori la formazione sul lavoro è assai più efficace e meno costosa di quella in aula su cui, negli anni, si sono investite ingenti risorse del Fondo Sociale Europeo. Collegato a questo intervento è poi opportuno prevedere una norma regionale che impegni le amministrazioni pubbliche ad utilizzare l’articolo 112 del d.lgs. 50/2016 che prevede la possibilità per gli attori pubblici di effettuare gare o concessioni riservate ad imprese il cui scopo principale è l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate.

Così facendo – concludono Bernardoni e Di Somma – potremmo costruire un nuovo modello in cui interventi pubblici e privati si integrano con l’obiettivo di creare sviluppo e nuove opportunità per le persone disabili.

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