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“Chiediamo agli enti pubblici di investire sulla qualità dei servizi di welfare, superando gli squilibri territoriali esistenti”

Durante la pandemia le cooperative sociali della nostra regione non si sono mai fermate, hanno sempre garantito l’erogazione di servizi di welfare essenziali. Oggi stanno vivendo una situazione molto difficile che mette a rischio la rete dei servizi sociali, socio sanitari ed educativi ed il posto di lavoro di oltre 6.500 soci lavoratori. Un comparto che interessa 300 cooperative con un valore degli appalti che si attesta intorno ai 200 milioni di euro.

Oggidenunciano – viviamo una crescente pressione sul versante dei costi che fa propria la logica del “massimo ribasso” taglia i servizi ai cittadini, riduce i diritti degli utenti e comprime quelli dei lavoratori. Riteniamo l’attuale situazione non più sostenibile e per questo chiediamo alla Regione ed ai Comuni di invertire la rotta investendo sulla qualità dei servizi e del lavoro”.