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BIOLOGICO, TORRIANI (ALLEANZA COOPERATIVE), BENE CAMPAGNA ISTITUZIONALE “IO PARLO BIO” PER PROMUOVERE I CONSUMI

“La campagna accoglie nostre istanze per stimolare la domanda, ora occorre investire nuove risorse, puntando anche sulle filiere produttive”, ha dichiarato Torriani nel corso della presentazione oggi della campagna istituzionale ismea al Salone del biologico

“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la campagna di comunicazione dei prodotti biologici che accoglie in pieno le nostre istanze, più volte avanzate, in merito alla necessità di sostenere la domanda di produzioni biologiche attraverso azioni di promozione mirate”. Così il Coordinatore del settore biologico di Alleanza Cooperative Agroalimentari Francesco Torriani commenta la campagna istituzionale di comunicazione sull’agricoltura biologica, promossa dal Masaf e realizzata da ISMEA – Istituto di servizi sul mercato agricolo alimentare che è stata presentata oggi al Sana, Salone internazionale del biologico, alla presenza del Sottosegretario di Stato Luigi D’Eramo.

“Abbiamo particolarmente apprezzato – ha dichiarato Torriani – che la campagna di comunicazione sia mirata a coinvolgere le nuove generazioni, puntando sui temi della salute dei consumatori e dell’ambiente. Positiva anche la scelta di puntare su due testimonial e due registri linguistici diversi, funzionali ad ampliare la platea dei pubblici di riferimento”.

“Auspichiamo tuttavia – ha aggiunto il Coordinatore Biologico di Alleanza cooperative – che la campagna #IOPARLOBIO sia solo l’inizio di un percorso volto a promuovere le produzioni biologiche di qualità”, ha concluso Torriani. “Pur apprezzando lo stanziamento di risorse pubbliche destinate all’iniziativa, è evidente che occorra dare continuità alla comunicazione con ulteriori dotazioni finanziarie, al fine di dare efficacia all’azione promozionale, scongiurando che rimanga una iniziativa episodica”. “Il momento congiunturale che vive il settore è, come noto, alquanto delicato – ha concluso – per via del calo del potere di acquisto dei consumatori. Per far crescere i consumi di prodotti bio, che risultano in stagnazione da almeno un paio d’anni, è auspicabile che non solo il pubblico, ma anche il privato si impegnino in programmi promozionali d’impatto anche attraverso partenariati tra produttori, impiegando al meglio le risorse messe a disposizione della politica agricola comune. La cooperazione è pronta a svolgere al riguardo un ruolo di primo piano, rappresentando l’intera filiera produttiva”.

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