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Centrali Cooperative per il Documento di Azione Programmatica della Regione Umbria 2013

Alleanza delle Cooperative: “Bene il D.A.P. ma più attenzione alla Cooperazione che sta dando risposte positive determinanti contro la crisi”

 

I vertici delle tre Centrali Cooperative che compongono l’Alleanza delle Cooperative (AGCI, Confcooperative e Legacoop) si sono riuniti per valutare le misure contenute nel Documento Annuale di Programmazione 2013-2015 adottato dalla Giunta Regionale esprimendo unitariamente il loro apprezzamento sulle linee guida che hanno ispirato il corposo Documento.

 

“In questo momento difficilissimo per il nostro paese – ha esordito il Presidente di Legacoop Dino Ricci – che segna un deciso arretramento delle risorse assegnate alle regioni dal Governo centrale, la scelta operata dalla Giunta di non aumentare la pressione fiscale su famiglie e imprese è sicuramente un fattore estremamente positivo. Ben comprendiamo, essendo uomini di impresa, che su questa linea è assai difficile riuscire a far quadrare il bilancio pubblico. Siamo però altrettanto consapevoli che esistono margini importanti sui quali ancora c’è un lavoro da fare per poter dare risposte positive alle imprese umbre. Tre temi su tutti: assetto ed efficientamento delle Agenzie regionali, Politiche industriali, Sussidiarietà e Partnership pubblico-privato”.

 

“In un bilancio regionale dove oltre l’80% delle entrate sono assorbite dalla filiera della Sanità – prosegue il Presidente di Confcooperative Andrea Fora – siamo convinti che ci sono margini per poter realizzare anche in questa fase di crisi percorsi virtuosi di integrazione tra servizi sanitari, medici di base, rete delle farmacie e cooperazione sociale con recupero di sicure economie e miglioramento degli standard qualitativi del welfare per i cittadini”.

 

“Il 2013 sarà un anno importante anche in chiave futura per la nostra regione” prosegue il Presidenti di AGCI Fabio Vallorini. “Saranno tracciate le linee di intervento dei fondi strutturali 2014-2020 nelle quali maglie passeranno buona parte delle risorse disponibili per lo sviluppo rurale, le politiche imprenditoriali e le politiche del lavoro. L’Umbria ha saputo sempre contraddistinguersi per la sua virtuosità nella spesa di tali risorse, è auspicabile che tali meriti vengano riconosciuti nel confronto Stato-Regioni in fase di riparto e che la successiva programmazione sia condivisa ed illuminata come sempre”.

 

“Nel contesto agricolo ed agroalimentare – riprende Dino Ricci – riscontriamo come si stia riscoprendo in questi anni una attenzione al modello cooperativo come strumento indispensabile di concentrazione, trasformazione e valorizzazione sul mercato di materia prima agricola. Condividiamo indubbiamente il fatto che nella nostra regione sarà indispensabile favorire e sostenere processi di aggregazione verticale e orizzontale per adeguare le dimensioni delle nostre realtà cooperative e garantire alle migliaia di nostri soci produttori le giuste remunerazioni ai loro sforzi”.

 

“A proposito di lavoro e di potere d’acquisto – sottolinea  Andrea Fora – la cooperazione in questi anni si sta rivelando uno strumento anticrisi fondamentale nella nostra regione e non solo. Il mondo della cooperazione è l’unico che continua a far registrare dati positivi nell’occupazione – spesso anche di soggetti ai margini del mercato del lavoro – nella concessione del credito alle imprese e alle famiglie, nel contenimento dei prezzi dei beni di consumo come nell’erogazione di servizi alla persona pur a fronte di ritardi di pagamento delle P.A. asfissianti”.

 

“Quello che chiederemo con forza nei prossimi anni – concludono i Presidenti Ricci, Fora e Vallorini – è una giusta attenzione ad un modello di impresa che si sta rivelando determinante in questa fase di crisi. Lo faremo insieme, con le nostre peculiarità, promuovendo nuove sfide e nuova cooperazione nel mondo delle public utilities, nella sanità, in agricoltura, nel social-housing e in altri contesti nei quali ci confronteremo con la Pubblica Amministrazione”.

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