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La Vetreria Piegarese realizzerà un nuovo capannone nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro

 “Soddisfazione sia per la confermata volontà da parte dell’azienda di insediarsi all’interno dell’area dell’Aussa Corno sia per la dimostrazione di come il Friuli Venezia Giulia stia diventando sempre più un polo attrattivo per importanti attività industriali”.

Così gli assessori regionali alle Finanze Barbara Zilli e alle Attività produttive Sergio Emidio Bini hanno commentato l’incontro del 26 gennaio con i vertici della Vetreria cooperativa Piegarese, realtà umbra che ha deciso di realizzare un nuovo capannone nella zona industriale di San Giorgio di Nogaro a partire dalla seconda metà del 2021 con l’obiettivo di completare l’intervento al termine del prossimo anno. L’operazione prevede la costruzione di una nuova struttura della dimensione di 15 mila metri quadrati dedita alla produzione di bottiglie in vetro di vario genere e annessa zona di stoccaggio di altri 30 mila metri quadrati, che dovrebbero dare occupazione ad una ottantina di persone a cui si associa l’indotto.

L’incontro con la Regione è servito ai titolari della cooperativa per illustrare lo stato dell’arte dell’investimento che l’azienda ha confermato di voler avviare in Friuli Venezia Giulia e l’iter che dovrebbe delinearsi da qui in futuro. “C’è soddisfazione – ha detto Zilli nel vedere che l’azienda umbra abbia scelto il nostro territorio per la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo; ciò dimostra che il Friuli Venezia Giulia è un’area del Paese attrattiva anche per la sua posizione baricentrica tra il centro e l’est Europa, due dei mercati di riferimento ai quali guarda con interesse la nuova realtà che si sta insediando nel nostro territorio. Infine – ha concluso Zilli – la scelta compiuta dalla cooperativa umbra è la risposta ad uno sforzo importante compiuto nella legge di Stabilità in cui sono stati inserite apposite poste per sostenere quelle realtà che si inseriscono all’interno dei consorzi industriali”.

“Fin dall’inizio dell’interlocuzione avuta con i titolari dell’azienda – ha commentato Bini – la Regione, attraverso gli uffici della struttura, ha fornito il massimo supporto per la parte riguardante gli adempimenti burocratici legati all’insediamento in Friuli Venezia Giulia. In questa seconda fase stiamo ora analizzando assieme alcuni aspetti di dettaglio affinchè la Regione possa mettere a disposizione della cooperativa gli strumenti legati all’accesso al credito che possono accompagnare l’investimento nell’area dell’Aussa Corno con un’attività che permetterà la crescita non solo del comparto produttivo regionale ma anche di quello occupazionale”. 

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