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Legacoop > Legacoop e Università, in Emilia un Protocollo per crescere insieme

Parma, 29 luglio 2014 – Legacoop e Università insieme per l’internazionalizzazione. L’associazione di Reggio Emilia e l’ateneo di Parma hanno siglato oggi un Protocollo d’intesa che vede tra le prime azioni congiunte il Progetto Brics, cofinanziato dal Ministero e sostenuto da Coopfond, per favorire lo sviluppo di entrambe le realtà nei Paesi a più avanzato tasso di sviluppo e la nascita di un Centro internazionale di studi cooperativi.

 

“Per Legacoop – ha commentato il presidente Lusetti che non ha potuto partecipare all’appuntamento per impegni con il Governo – la ricerca costante della collaborazione con il mondo accademico è una delle modalità più importanti con le quali sviluppiamo il nostro rapporto con il territorio e ricerchiamo stimoli per la continua innovazione nel modo di fare impresa cooperativa nel nuovo millennio. Daremo dunque il massimo risalto a questa iniziativa con la speranza che sia da esempio per altre università e altre Leghe territoriali”.

 

“È necessario avvicinare le aule universitarie al mondo del lavoro – spiega il rettore Loris Borghi – almeno a livello territoriale, proiettando lo studente verso le attività produttive di cui nel futuro farà parte durante già durante il suo percorso formativo”. “Si tratta di un accordo eccezionale – afferma Simona Caselli, presidente di Legacoop Reggio Emilia – coerente con l’importanza che le risorse umane hanno per la cooperazione e con l’attenzione che l’ateneo parmigiano da sempre ha manifestato per le nostre realtà”.

 

L’intesa prevede benefici da entrambe le parti. Legacoop Reggio Emilia, infatti, si impegna ad offrire il suo supporto per lo svolgimento di progetti, lezioni, esercitazioni e laboratori presso l’associazione o le diverse cooperative che ne fanno parte, ma soprattutto per l’organizzazione di stage, seminari e conferenze. L’Università si mostra diponibile a collaborare per lo sviluppo di progetti di ricerca e di attività di orientamento e promuove lo studio della cooperazione.

 

Primo ambito di sperimentazione di questa partnership è il Progetto Brics – acronimo che sta per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, ovvero cinque Paesi emergenti ad alto tasso di sviluppo – che può contare anche sul sostegno di Coopfond. Cinque Paesi verso i quali è utile sia per le imprese sia per l’ateneo sviluppare azioni di internazionalizzazione. Ma l’accordo punta anche a iniziative più strutturali, come la creazione di un centro internazionale di studi cooperativi, in grado di attrarre anche finanziamenti europei.

 

 

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