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RESPIRA, 50 domande in tre mesi per aprire una Comunità Energetica Rinnovabile cooperativa

 A tre mesi dal lancio della piattaforma voluta da Coopfond, Legacoop, Banca Etica ed Ecomill 

 Sono 50 i gruppi e le cooperative che in appena tre mesi si son fatti avanti per costituire una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) in forma cooperativa. È un ottimo risultato quello conseguito finora dalla piattaforma RESPIRA, aperta da Coopfond, Legacoop, Banca Etica ed Ecomill per favorire la nascita di CER, capaci di aiutare contemporaneamente l’ambiente e i conti di famiglie e imprese

In queste settimane – racconta il direttore generale di Coopfond, Simone Gamberini abbiamo incontrato 50 gruppi più o meno organizzati, interessati a cogliere questa opportunità. È davvero una buona notizia perché costruire comunità energetiche è necessario: è una strada per diminuire il costo dell’energia e aumentare il livello di indipendenza, ma è soprattutto un modo per favorire uno sviluppo sostenibile, capace di rispettare l’ambiente e, nello stesso tempo, di far crescere la comunità in cui siamo inseriti”. 

Una comunità energetica è un’entità che produce e condivide energia rinnovabile, generando e gestendo autonomamente energia pulita, riducendo le emissioni di CO2 e gli sprechi energetici: si tratta di un soggetto di diritto autonomo a cui possono partecipare come componenti persone e organizzazioni – sia private che pubbliche – che decidono di collaborare alla produzione e al consumo condiviso di energia da fonti rinnovabili.

“Come Legacoop Umbria – spiega il vicepresidente e responsabile per le Comunità energetiche dell’Umbria Nicola Stabile – crediamo fortemente nelle Comunità Energetiche in forma cooperativa. Possono contribuire a superare insieme le difficoltà generate dal caro energia a cittadini ed imprese. Insieme possiamo diventare protagonisti della transizione energetica, assicurando alle nostre comunità e alle nostre imprese benefici ambientali, con la riduzione delle emissioni inquinanti, ma anche economici e sociali, attraverso la riduzione dei costi e gli incentivi”.

I partner di RESPIRA si sono messi a disposizione per supportare gruppi di cittadini organizzati, cooperative ed altre imprese, enti pubblici nella costruzione e avvio di una comunità energetica in forma cooperativa, adeguando la propria offerta a ciascuna specifica comunità, territorio, esigenza, mettendo a disposizione una filiera di partner tecnici e finanziari. Adottando un innovativo e pressoché unico approccio cooperativo

 “Abbiamo per tre mesi effettivamente respirato aria nuova – commenta Mauro Lusetti, presidente di Legacoop nazionale – in un periodo difficile non solo dal punto di vista energetico. Segno che la fiducia e voglia di partecipazione è diffusa e resiliente, sia tra le cooperative che tra i futuri cooperatori. Attorno a RESPIRA poi si sta creando una forte rete di collaborazione. Oltre alle 50 potenziali CER, bisogna evidenziare il crescente numero di partner, cooperativi e non, che si mettono a disposizione del progetto. In linea con il Playing my part della commissione europea stiamo facendo la nostra parte, insieme” 

L’interesse riscontrato nel territorio italiano al progetto RESPIRA fino ad oggi – spiega Chiara Candelise, fondatrice e CEO Ecomill – ci fa molto ben sperare per il prossimo sviluppo di comunità energetiche che ambiscano a massimizzare i benefici economici, sociali e ambientali per tutti i soggetti coinvolti. Questo è uno degli obiettivi che il regolatore si è posto nel disciplinare questi nuovi soggetti giuridici e, come Ecomill, siamo lieti di poter offrire lo strumento di crowdinvesting a queste comunità. L’ampia partecipazione dei cittadini al finanziamento degli impianti a disposizione delle CER ottenuta attraverso il crowdfunding, permette di mantenere all’interno della comunità la remunerazione del capitale, e quindi buona parte dei ritorni dell’investimento in una CER”. 

Le 50 realtà proponenti incontrate in questi primi tre mesi di attività – racconta Riccardo Dugini, vicedirettore di Banca Etica – sono un segnale importante che dimostra la validità della partnership costruita con RESPIRA e, soprattutto, l’attenzione crescente di cittadini e imprese verso l’opportunità rappresentata dalle CER, sulle quali Banca Etica sta investendo nell’ambito della propria complessiva strategia a supporto della transizione energetica di privati e imprese”. 

I partner di RESPIRA sono in grado di guidare cittadini ed imprese attraverso tutte le fasi del processo di costruzione ed avvio di una comunità energetica rinnovabile. Un team di esperti è, infatti, a disposizione nelle varie aree coinvolte: 

• Legacoop supporta i proponenti nell’adempimento degli aspetti normativi e statutari necessari alla costituzione di una CER in forma cooperativa; 

• Coopfond offre finanziamenti in forma di equity; 

• Ecomill mette a disposizione la propria piattaforma di crowdinvesting per una raccolta di equity partecipato tra cittadini e soci di cooperative; 

• Banca Etica mette a disposizione prestiti e altri strumenti finanziari e di bancassicurazione per la realizzazione dei progetti idonei; 

• le ESCo (Energy Service Company) partner di RESPIRA si occupano degli aspetti tecnici, dallo studio di fattibilità alla definizione delle migliori scelte impiantistiche. 

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